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domenica 27 agosto 2017

" Il giorno che aspettiamo" di Jill Santopolo




" -Ho paura di avere mille sogni che non riuscirò mai a realizzare. Che questo mi renderà furioso e amareggiato, e che finirò per far male a chiunque mi stia attorno.-"

" Secondo gli scienziati la memoria olfattiva è quella che meglio conserva i ricordi. Io ne sono più che convinta. Quando ho affondato il viso nella tua camicia, mi sono ritrovata catapultata indietro nel tempo."

" Mi volevi perchè ero fatta in quel modo. Darren mi voleva, sì, ma a dispetto di com'ero fatta."


Lucy e Gabe si conoscono all'università, una mattina di settembre, non un giorno qualsiasi bensì l'11 settembre 2001. Assistono alla tragedia delle Torri Gemelle dal tetto dell'università di New York in cui studiano entrambi, esperienza che legherà per sempre le loro vite, ma che allo stesso tempo le dividerà.
Da qui inizia la loro storia, una storia apparentemente perfetta e indissolubile, che sarà invece costellata di scelte, distanze, improvvisi ritorni, strade completamente differenti.

E' la stessa Lucy che ripercorre dettagliatamente i passi della loro storia e della sua vita con e senza Gabe, attraverso una lunga lettera indirizzata proprio a lui.
Lucy parla di Gabe, il grande amore o forse, per meglio dire, la grande passione della sua vita, e gli parla di Darren, l'uomo che ha sposato e con cui ha avuto due figli. Fa continuamente paragoni tra i due, al punto che il povero Darren riesce a risultare un personaggio "disturbante" nonostante si faccia andar bene molte cose che un uomo normale non accetterebbe nemmeno lontanamente.
D'altro canto Gabe resta un pò una sorta di personaggio mitologico, di cui sappiamo poco se non che ha anteposto la passione per il suo lavoro, la passione per la vita, a quella che nutriva nei confronti di Lucy; la sua intenzione di partire, mollare tutto per fare il fotografo in zone di guerra e precisamente in Iraq e poi a Gaza, è per lui indiscutibile e Lucy non se ne fa una ragione.
Gabe non vuole fare la fine del padre; uomo intrattabile perchè perennemente insoddisfatto della sua vita e del suo lavoro. Vuole essere diverso, vuole seguire quella che sente essere la sua passione, e Lucy da parte sua non è da meno, tiene parecchio alla sua carriera, e non intende sacrificarla...
Due vite che si allontanano e poi si ritrovano, nel corso di tredici anni di narrazione e di eventi storici a noi piuttosto vicini, in una lettera che verso la fine assume toni drammatici ed inaspettati per rivelare un ultimo, potente segreto.

Caso editoriale 2017, stampato in oltre 30 Paesi, è l'opera prima di Jill Santopolo, che ha saputo tenere incollati alle pagine migliaia di lettori..e come????
Questo resta per me il segreto di questo libro; nonostante l'autrice ripercorra la vita della protagonista in modo fin troppo dettagliato, nonostante non si tratti onestamente di una vita tanto interessante, non si può non appassionarsi e non trovarsi a ripensare a Lucy e Gabe anche a distanza di tempo.
Evidentemente, Jill Santopolo ha seguito, come il caro vecchio Gabe, quella che era la sua passione, e le è andata decisamente meglio.


martedì 1 agosto 2017

" Tutta colpa di un like" di Lorena Lorici




" Era lei con le sue fissazioni dovute alla miriade di libri che aveva letto, che aveva trasformato uno squallido allupato in un cavaliere romantico e un pò pasticcione."

" Incredibile come le cose vengano percepite diversamente se si cambiano le proprie convinzioni."


Ho scoperto e letto questo nuovissimo romanzo grazie alla casa editrice BookTribu, che si pone come obiettivo quello di scovare e pubblicare autori emergenti, sia in formato digitale che cartaceo.
Una fantastica idea e un compito certamente non facile, che però in questo caso direi piuttosto riuscito.

"Tutta colpa di un like" ha un titolo che parla da sè; la vita sociale, amorosa, quotidiana, ai tempi dei social network e in particolare di Facebook.
Quanto ci influenzano, quanto tempo occupano nella nostra quotidianità, quanto possano influire sul corso delle nostre esistenze.

Cleopatra detta Cleo è una quasi quarantenne in procinto di pensare alle nozze con Silvio, dal quale viene però improvvisamente scaricata tramite un laconico messaggino su Whatsapp.
Seguono per lei mesi piuttosto duri, fino a quando la nipotina Federica non la introdurrà all'incantato mondo dei social e la obbligherà ad iscriversi a Facebook, invitandola a postare solertemente selfie e stati d'animo, e ad accettare le più disparate richieste di amicizia.
Richieste che arrivano a raffica, dato che Cleo gestisce la storica libreria ereditata dalla nonna russa, e conosce tantissime persone.
Da quel momento la sua vita sarà sempre più influenzata dall'uso dei social, prima per mera curiosità e poi per vera dipendenza, e la porterà a conoscere tipologie maschili tra le più disparate (e patetiche aggiungerei), ad intessere nuove ed interessanti amicizie, a scoprire lati nascosti di personaggi apparentemente insospettabili.

Ho trovato questo romanzo una lettura piacevole, fresca, leggera ma con interessanti spunti di riflessione. E' sicuramente una storia al femminile; Cleo è una donna a tutti gli effetti nonostante si occupi principalmente di libri e fosse inspiegabilmente rimasta tagliata fuori dal mondo social. E' bella, educata, di buona famiglia, ha un armadio degno di Sex and the city, un paio di amiche fidate e molto single come lei, pratica Pilates e cerca il vero amore.
La storia è semplice e narrata in modo scorrevole, condita di effervescente ironia, ricca di personaggi (alcuni forse un pò troppo stereotipati) che forse non si prendono mai del tutto sul serio, in primis la protagonista.

L'autrice Lorena Lorici è al suo esordio letterario, insegna Pilates e ha qualche punto in comune con Cleo, ma specifica la storia sia tutta frutto della sua immaginazione e sottolinea la fatica di scriverla nonostante la consapevolezza che non si tratti della "Divina Commedia".
E' vero, non lo è;  la scittura risulta un pò acerba e a tratti imprecisa, protratta per qualche capitolo di troppo, ma trovo abbia buone potenzialità e questo suo primo romanzo sia una storia piacevole, non troppo impegnativa senza però peccare di superficialità.
Il finale lo definirei aperto, quindi aspettiamo fiduciosi le prossime avventure della nostra Cleo...(si appassionerà ad Instagram o Twitter, o resterà fedele al caro vecchio Facebook?).