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martedì 23 gennaio 2018

" Dodici ricordi e un segreto" di Enrica Tesio



" Le paure hanno sempre un nome, solo che è difficile pronunciarlo ad alta voce."

" Che mondo strano quello dove si corregge il difetto e non la presa in giro."

" I figli è più facile amarli quando fanno parte di te, il difficile è quando li lasci andare per il mondo e affronti il rischio che diventino degli sconosciuti."

" - Non si fanno foto quando si è tristi?- 
  - Di solito no, della tristezza ci si ricorda facilmente. La felicità si dimentica.-"


Il secondo romanzo di Enrica Tesio si intitola "Dodici ricordi e un segreto" (un grazie alla casa editrice Bompiani-Giunti che me ne ha inviato una copia), ed è molto diverso dal primo " La verità, vi spiego, sull'amore", che ho recensito molto entusiasticamente essendo stata una lettura piena di risate ma anche di spunti di riflessione.
Se il suo primo romanzo era strettamente legato alla sua vita e al suo celebre blog, quest'ultimo è tutta un'altra cosa, è un romanzo maturo e ben strutturato, una storia che vive di vita propria e che non sa cosa sia la banalità, che ci sa stupire e tenere incollati alle pagine quasi come farebbe un buon thriller.

Il tema centrale è la famiglia; Aura non riesce proprio a chiamare "mamma" la sua giovane e fragile madre Isabella, nemmeno quando la loro piccola famiglia inizia a sgretolarsi, ovvero quando il nonno che le ha cresciute si ammala, e prima di farsi ricoverare in un istituto per anziani, fa promettere alla nipote che non andrà mai a trovarlo, che anzi deve partire, fare un viaggio lungo un anno, lontano da tutti. Nonno Attilio non vuole saperne di farsi vedere debole, malato, non più in grado di riconoscere la sua adorata nipotina, vuole che Aura mantenga di lui il ricordo del nonno che è stato, la colonna portante della loro famiglia, la loro unica figura maschile di riferimento. Aura accetta, ma al ritorno dall'Irlanda si rende conto di quanto quella promessa sia impossibile da mantenere, di quanto la richiesta di Attilio sia per lei ingiusta e di quanto le pesi la sua assenza. A quel punto che fare se non tentare in ogni modo di farsi dire da sua madre, o da Tomaso, il figlio del nuovo compagno di Isabella, o da Guglielmo, il suo migliore amico (suo e di sua madre, per la verità), o da Gemma, la prima fidanzata del nonno, dove si trovi esattamente Attilio?
È proprio cercando suo nonno che Aura si troverà a scavare nelle origini e nel passato della sua famiglia, a scoprire dinamiche e personaggi che mai avrebbe immaginato, a scavare nella sua solitudine e in quella delle persone che la circondano o che l'hanno circondata...

Si ride meno in questo romanzo, si perde un pò l'inimitabile e invidiabile ironia dell'autrice, ma si ritrova la sua poesia, perchè Enrica Tesio è una poetessa in prosa, e non è un caso che spesso le presentazioni dei suoi libri siano curate dal poeta Guido Catalano.
I suoi personaggi femminili sono pieni di contraddizioni e per questo reali, sono donne un pò bambine che non ci tengono proprio a crescere del tutto, e questo è il loro punto forte.
Enrica riesce a scavare in profondità nelle persone di cui parla senza risultare mai pesante, i suoi romanzi si bevono una pagina dopo l'altra, si sottolineerebbero dalla prima all'ultima parola, si amano.
Se volete un libro da amare, l'avete trovato.

martedì 2 gennaio 2018

" Remember - Un amore indimenticabile" di Ashley Royer






"Le persone più taciturne hanno le menti più chiassose: la mia grida in cerca d'aiuto, ma le mie labbra non si muovono."

" - È come la vita, immagino.Cambia di continuo e non sai mai cosa succederà. Devi solo essere preparato ad accettare quello che ti riserva.-"


Rieccomi con un romanzo tipicamente "Young Adult", gentilmente offertomi dalla DeA; una trama che mi attirava e mi riempiva di speranze di ritrovare uno Young Adult non etichettabile come tale, come mi è accaduto in passato, quando alcuni romanzi prettamente dedicati ad un pubblico giovane, mi hanno piacevolmente sorpresa.
Non è questo il caso purtroppo, ma chiariamo; il romanzo si legge con piacere, è piuttosto ben scritto, ma si percepisce che è stato scritto da una ragazza molto giovane (ha avuto un enorme successo su Wattpad, e finora non ho avuto esperienze positive con questi "fenomeni"), non ci sono sfumature, è tutto nerissimo o bianchissimo.
I protagonisti non sono stereotipati, questo no (se spesso in questo genere di romanzi si sprecano le descrizioni fisiche, stranamente qui non se ne trovano affatto!); Levi è australiano e vive un periodo molto buio dopo la morte della sua amata ragazza Delia. Da quel giorno Levi non parla più, se non attraverso il suo telefonino, la sua vita si è letteralmente fermata e non vede alcuna via d'uscita. Quando la madre decide di mandarlo momentaneamente a stare negli Stati Uniti dal padre, con cui non aveva più molti rapporti, la situazione sembra precipitare per lui, ma la nuova vita nel Maine gli riserverà parecchie sorprese.
La partenza è buona; il tema della depressione nei ragazzi, la mancanza di dialogo con gli adulti, la ricerca della felicità o quantomeno di un proprio posto nel mondo, sono validi motivi per iniziare la lettura, che però procedendo diventa a mio avviso sempre meno realistica...il povero Levi rischia di sembrare una macchietta a causa della quantità di lacrime che versa in continuazione, le persone che incontra sul suo cammino sono tutte, indistintamente, eccezionali ed irreprensibili nei suoi confronti, tutto sembra improvvisamente fin troppo semplice.
A suo favore posso affermare che si tratti di una storia assolutamente ottimista, in grado di infondere speranza e positività, cosa che non guasta soprattutto nei confronti di un pubblico giovane.

Se avete voglia di una lettura scorrevole, di una storia piacevole senza troppe aspettative, di positività, questo libro fa al caso vostro, nonostante il sottotitolo...