Amazon Prime Student

lunedì 21 settembre 2020

"Ti darò il sole" di Jandy Nelson - Rizzoli

 


"Ho bisogno di avere una scatola cranica integra. Fracassarmela sarebbe come mandare un bulldozer contro un museo segreto prima che qualcuno sia riuscito a vedere cosa c'è dentro."

" Perchè questo sono le madri, un paracadute."

" La mamma diceva che osservare l'arte è metà vedere e metà sognare."

  

Jude e Noah sono due gemelli adolescenti, legati come solo i gemelli possono essere, ma sono anche due personalità agli antipodi; Jude è una ragazza aperta, solare, sfrontata e piena di amici e spasimanti, mentre Noah è un artista, un tipo introverso, solitario ed arguto che vive per l'arte e non ha ancora trovato il suo posto nel mondo. Se Jude è simile al loro pratico padre, Noah è lo specchio della madre, estrosa professoressa di arte dall'infanzia complicata, che un bel giorno decide che il destino dei suoi figli dovrebbe essere l'Accademia, una scuola d'arte che fa sognare Noah soltanto sentendola nominare.

Due anni dopo però, il racconto a voci alterne delle loro vite ci fa capire che qualcosa è cambiato, che le loro vite si sono completamente ribaltate e che l'Accademia ha spalancato le sue porte soltanto ad uno di loro...

Una storia complicata, piena di sorprese, un incastro imperfetto di tante vite, di persone in cerca di qualcosa e qualcuno che le completi, uno Young Adult ben scritto e narrato a due voci da una scrittrice al suo secondo romanzo, che affronta tematiche importanti come le difficoltà nel rivendicare la propria identità sessuale e sentimentale, il rapporto coi genitori in un'età difficile come l'adolescenza, l'amore per l'arte, l'elaborazione di lutti troppo dolorosi per qualsiasi età.

Non accade spesso di promuovere a pieni voti uno Young Adult, è una categoria di romanzi molto delicata e sottovalutata dagli stessi scrittori, ma "Ti darò il sole" è sicuramente un romanzo piacevole, ben scritto, saggio, adatto anche ad un publico più adulto.



 

lunedì 7 settembre 2020

"L' acustica perfetta" di Daria Bignardi - Mondadori

 


" Come se nei tramonti, nei cieli, tra le nuvole, cercasse l'assoluto che gli umani non potevano darle. Allora non me ne rendevo conto, ma Sara è sempre stata ostinatamente alla ricerca di qualcosa, come se la vita da sola non le bastasse."

" So che ogni volta che litighiamo pensa di divorziare, a differenza di me che non l'ho mai pensato veramente."

"Ho bisogno di stare da sola, di andare a caso, di uscire dalla gabbia che mi sono costruita."

"...sono rimasta col sospetto che esista una dimensione d'amore che mi è stata negata, che mi sono negata."

"...ogni volta che litighiamo, che tu non mi capisci, che mi critichi, che fai qualcosa che mi dispiace, per un attimo penso che se non stessi con te forse amare sarebbe più facile."


 

 Arno e Sara si conoscono da ragazzini e vivono insieme il loro primo amore, finchè Sara decide di lasciarlo "perchè ama gli amori complicati". Si ritrovano anni dopo, l'amore riaffiora prepotente e li conduce al matrimonio, tre figli, una vita insieme. Mentre Arno è fondamentalmente soddisfatto della sua vita e della loro storia, Sara mostra sempre più spesso segnali di disagio, fino al giorno in cui, senza nessuna spiegazione, abbandona tutto e tutti chiedendo di non cercarla. A questo punto le certezze di Arno iniziano a vacillare; a poco a poco si rende conto di non conoscere veramente la donna con cui ha diviso una vita, scopre bugie, segreti, e inizia a dover mettersi in discussione, a non essere più tanto sicuro di essere stato il marito presente, accogliente, attento di cui era convinto. La sua realtà si rivela una rassicurante illusione.

"L' acustica perfetta" era l'unico romanzo della Bignardi che non avevo ancora letto, ma è stato l'unico ad avermi un pò delusa, non mi ha convinta fin dall'inizio. La storia mi è sembrata piuttosto improbabile, i protagonisti fastidiosi, il finale stucchevole. 

Scrittura impeccabile e profonda come sempre, la tematica dell'incomunicabilità all'interno di una coppia offre spunti interessanti,  ma lo sviluppo della storia personalmente non mi è piaciuto, mi risulta tutto troppo poco credibile, motivo per cui non riesco a promuovere questo romanzo, pur adorando la sua autrice.