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giovedì 24 marzo 2022

" Le braci" di Sàndor Màrai - Adelphi

 


" A volte il tempo ci offre una possibilità, legata appunto a un istante preciso, ma se ce lo lasciamo sfuggire non possiamo fare più nulla."

" Sono estremamente rare le persone le cui parole coincidono alla perfezione con la realtà della loro vita."

" ...il tormento più crudele che il destino possa riservare a un uomo. Essere diversi da cià che siamo, da tutto ciò che siamo, è il desiderio più nefasto che possa ardere in un cuore umano. Giacchè l'unico modo per sopportare la vita è quello di rassegnarci a essere ciò che siamo ai nostri occhi e a quelli del mondo." 

 

Nel 1940 due anziani signori, amici d'infanzia, si danno appuntamento per cena nel castello di uno dei due, quarantun anni dopo essersi visti per l'ultima volta.

Da lì parte un lungo monologo a senso unico da parte di uno dei due, che ripercorre un passato ormai lontano e cerca di far luce e di darsi ed ottenere spiegazioni ad avvenimenti che li hanno coinvolti stravolgendo le loro stesse vite.

"Le braci" è un classico dal linguaggio aulico a tutti gli effetti; devo ammettere di aver fatto fatica a finirlo nonostante il monologo sia piuttosto appassionante e nonostante le tante riflessioni interessanti presenti soprattutto nella seconda parte. Sicuramente è un mio limite personale, non essendo più abituata, negli ultimi anni, a leggere classici.