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sabato 27 luglio 2024

"Ogni mattina a Jenin" di Susan Abulhawa - Feltrinelli

Un romanzo attualissimo per conoscere meglio la storia della Palestina, dell'esilio del 1948 nel campo profughi di Jenin fino alla storia più recente, ripercorre ile vicessitudini di una famiglia palestinese attraverso una narrazione a più voci ma soprattutto attraverso quella di Amal che si ritroverà presto sola, a decidere del suo futuro, in una famiglia distrutta dalla persecuzione israeliana. 

Un romanzo avvincente, commovente ed istruttivo, da leggere soprattutto in questo momento storico. 

"Mi lasciai scivolare nella vasca e misi la testa sotto l'acqua. Là, in quel mondo ovattato, simile al silenzio che avevo sentito dopo l'esplosione che aveva devastato la cucina e ucciso Aisha, provai lo strano desiderio di essere un pesce. Di vivere in quel rassicurante mondo subacqueo dove non si univano nè grida nè spari, dove non si sentiva l'odore della morte." 

"Per le generazioni nate nei campi profughi, il dolore trovava quiete in un letto di necrofilia. La morte finì per somigliare alla vita e la vita alla morte, e ci fu un periodo, durante la sua adolescenza, in cui Amal aspirò al martirio." 

"Guardò in silenzio le prove di quello che gli israeliani sapevano già,  e cioè che la loro storia era sorta sulle ossa e sulle tradizioni dei palestinesi. Quegli uomini arrivati dall'Europa non conoscevano nè l'hummus nè i falafel, ma li proclamarono piatti tradizionali ebraici". 

"L'inesorabile verità che i palestinesi avevano pagato il prezzo dell'Olocausto ebreo."

mercoledì 3 luglio 2024

"Il vaso di Pandoro" di Selvaggia Lucarelli - PaperFirst

Il libro n.1 nelle classifiche dei libri più letti in questa estate 2024, io l'ho comprato a scatola chiusa il giorno dopo la sua uscita.
Pentita? Direi di no, anzi.
Seguo Lucarelli sui social, ammiro la sua determinazione ed il suo coraggio, la sua faccia tosta e la sua ironia ed ho ritrovato tutto in questo libro. Un'inchiesta dettagliata sull'ascesa e caduta dei "Ferragnez", che va ad analizzare e smascherare dei meccanismi legati non solo al loro "fenomeno", ma anche a quello della maggior parte degli influencers, che ammaliano il pubblico a suon di contenuti spesso poveri e legati al cosiddetto "adv" ovvero pubblicità spesso occulta e spesso occultata dalla beneficenza. 
Leggendo questo libro si pensa subito che sì, qualcuno questo lavoro più o meno sporco doveva pur farlo, e chi meglio di Lucarelli?
Un libro inchiesta da leggere e di cui fare tesoro per rivedere il nostro complicato rapporto con i social e decidere più consapevolmente quali personaggi evitare.

"Morale: Chiara si pensa libera, ma la sensazione è che sia in una gabbia glitterata."

" Se Dante avesse dovuto immaginare il girone dei genitori colpevoli di sharenting (dall'unione di share, condividere, e parenting fare i genitori) probabilmente lo avrebbe pensato così: un luogo in cui madri e padri sono per sempre condannati a vedere i propri bambini di schiena, tormentati per l'eternità dall'idea di non poter più condividere i loro volti sui social".

" Anche questa volta Chiara Ferragni pensa di poter lavare ogni macchia con la beneficenza ".