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lunedì 18 novembre 2019

" Pococondriaco" di Maurizio Sbordoni - Stocazzo Editore





"E ricordi ammuffiti, oggetti inutili e stantii incarcerati in una cantina, per la paura inconscia di chiudere con il passato e fare un passo nel futuro."

"La straordinaria accettazione della propria normalità"

"Non faccio nulla per calmierare la mia parte cattiva e credo di avere un talento naturale per l'odio. Per questo sono sano di mente."


No, non avete letto male. Sì, si chiama davvero così la casa editrice, e la cosa più assurda e allo stesso tempo geniale è che l'ha creata e chiamata lui così, lui l'autore, sì sul serio.
Potevo quindi perdere l'occasione di avere una copia numerata e autografata, delle uniche mille copie stampat, di un libro con un titolo che mi tocca così da vicino, una casa editrice che è tutto un programma e un autore tanto folle quanto coraggioso????
Ovviamente non se ne parla proprio, quindi eccomi a recensire questo libro di un centinaio di pagine, prima pubblicazione di Stocazzo Editore, nato per scuotere il mondo patinato degli editori convenzionali, urlo di protesta nei confronti di un mondo editoriale in preda al caos, alle pubblicazioni di romanzi (più o meno) scritti (ancora più "più o meno") da vips o quasi vips.
Un mondo editoriale che secondo Sbordoni non valorizza e non premia gli autori, non coglie le esigenze dei veri lettori, non investe come dovrebbe, e a rimetterci è prima di tutto lo stesso lettore.
Dopo aver scritto diversi romanzi che hanno riscosso parecchio successo, ecco Pococondriaco che, per un'ipocondriaca come me, già dal titolo è una garanzia.
L'incipit non è da meno; "Quella che state per leggere è di sicuro la più mirabolante figura di merda di cui abbiate mai sentito parlare e l'ho fatta io." Geniale. Anche perchè questa figura di merda sarà poi il Godot della situazione, ma passiamo oltre.
Pococondriaco è un libro autobiografico, spassoso, poetico, leggero ma assolutamente non superficiale, intriso di tante piccole perle di saggezza e scritto in un italiano impeccabile.
Una storia che parla di famiglia, di ricordi, di relazioni, e lo fa con ironia, anzi con comica ironia e con lucida introspezione.

Un autore ed un progetto così meritano sostegno e visibilità, quindi ecco il link della pagina Facebook e la mail a cui si possono richiedere le copie (se ancora disponibili) stocazzoeditore@gmail.com





mercoledì 6 novembre 2019

" Altrove" di Francesca Masante - Paola Caramella Editrice







"Il segreto mio e della mamma si depositò in quel luogo paludoso e buio della memoria dove affondano tutti i segreti mai affrontati."

" Rispettando la tabella che si era imposta ad Anna sembrava di poter controllare anche le sue emozioni, la sua paura, i suoi segreti rimpianti."

"Nel futuro, le pareva, c'era una vertigine di impotenza che sgomentava ogni pensiero. Era una zona di buio, di pericolo."
 


Luigi dopo un'adolescenza turbolenta ha finalmente messo la testa a posto; lavora come assistente universitario e aspirante professore, sta per sposare Beatrice, la ragazza della sua vita, quel porto sicuro in cui si rifugia da quano è ragazzino, e la sua vita scorre senza intoppi, dritta verso l'apparentemente ineluttabile coronamento del "sogno borghese".
Finchè un giorno ad un esame si presenta Anna, una ragazza più grande di lui, una ragazza come tante ma che per Luigi rappresenta una spaccatura nella sua vita già tracciata, la donna per cui mollerà tutto alla ricerca del suo personale "altrove". In quell'altrove Anna vive, ci si è rifugiata da anni, in quell'edificio torinese multietnico e nella sua misteriosa solitudine che Luigi tenta con fatica di scalfire, arrivando a scoprire una realtà sconcertante che metterà a dura prova il suo amore per lei.

"Altrove" è il primo romanzo di Francesca Masante (pubblicato nel 2010), di cui ho già recensito il successivo "Sul lato oscuro della luna", ed è la conferma della grandezza di questa sottovalutata autrice.
Col suo impeccabile stile narrativo e la sua scrittura pulita quanto raffinata, Francesca ci offre un'altra storia sconvolgente, che parte in sordina per poi assestare al lettore un vero e proprio pugno nello stomaco, un pugno che non si dimentica tanto facilmente e che ci costringe ad esplorare da vicino quelle brutture, quegli sdoppiamenti dell'animo umano che ci riguardano un pò tutti ma che ripudiamo con forza perchè impossibili da accettare o soltanto concepire.

Anna mette ogni donna davanti alle difficoltà della maternità, alla solitudine, alle paure, a quei sentimenti totalizzanti e contraddittori che ti fanno passare continuamente dalla felicità più assoluta allo sconforto più totale. L' "altrove" è lì, pronto a risucchiarti , a prendersi tutto quello che ti eri conquistata con fatica, facendo crollare all'improvviso quello stentato e prezioso equilibrio a cui ti aggrappavi con tutte le tue forze, e quando prende il sopravvento niente può riportare indietro il tempo.