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venerdì 27 novembre 2015

" La verità, vi spiego, sull'amore" di Enrica Tesio

" Non devono sapere che quando li minaccio col "conto fino a 3 e poi vengo lì" confido nei numeri periodici, perchè non ho nessun piano da mettere in atto dopo il 3."

" Io faccio emigrare le Anitre wc verso altri bagni a forza di bestemmie e maledizioni."

" Credo che i bambini abbiano bisogno di binari per poter deragliare di tanto in tanto."

" - Per te com'è?-
   - Essere madre?-
   - Sì.-
   - Come tutti gli amori grandi: ti spezza le ossa.- "

Per una mamma con bimbi piccoli questo libro è una boccata d'aria fresca, qualcosa di cui avevamo bisogno ma prima di leggerlo non lo sapevamo, e ora che l'abbiamo letto ne vorremmo subito un altro. Vorremmo sapere come finisce con Enea, come andrà a finire la storia di Sara, quella di Simone e forse anche che piega prenderà l'ex marito Davide, e vorremmo vedere ancora Dora alle prese con i suoi figli Pietro e Micol perchè ci rivediamo in lei, nelle nostre piccole e grandi lotte quotidiane coi nostri terribili nanetti. Vorremmo anche sbirciare ancora nell'esilarante rapporto di Dora con la madre, perchè c'è un pò di noi e delle nostre mamme in quel tempo del corpo a corpo ormai finito. E leggere ancora le perle di saggezza che solo un papà ormai nonno può dispensare.
Fa ridere Dora, questo libro fondamentalmente fa scompisciare dalle risate soprattutto chi ha più di trent'anni e si destreggia tra figli piccoli e tutto il resto, ma fa anche riflettere molto senza mai drammatizzare, ci insegna a prendere tutto con ironia.
L'autrice ha un blog piuttosto famoso, chi la segue già forse ritroverà nel libro episodi noti, ma nel mio caso era tutta una novità e sono rimasta piacevolmente stupita.
"La verità, vi spiego, sull'amore" è pieno di parole, è un fiume in piena, un libro loggorroico oserei dire; ma è una logorrea veramente molto piacevole.



martedì 24 novembre 2015

"Prima di incontrarti - (Dieci piccoli respiri) " di K.A. Tucker


" Quando perdi un figlio, due anni non sono niente. Quei genitori hanno perso la figlia per i prossimi cinquant'anni."

" Non dovevo sopravvivere a quella notte. Il vuoto con cui sto convivendo - e che mi divora completamente - è ciò che resta di una persona quando muore, ma ancora respira, affrontando ogni giorno senza uno scopo. Quando esiste, ma non sente niente oltre alla propria infelicità."

Questa volta ho sbagliato; ho letto il prequel prima del romanzo vero e proprio...un pò come leggere Alfredo prima de Il rumore di tuoi passi. Solo che in quel caso mi sarei sicuramente precipitata a leggere il libro originario, mentre in questo caso, beh, posso anche aspettare.
Il tema è molto interessante; un gravissimo incidente stradale in cui sopravvivono soltanto due persone, una per ogni macchina. Qui la voce narrante è quella di Cole, che era in auto con i suoi due migliori amici dopo una festa universitaria, mentre in "10 piccoli respiri" chi racconta è Kacey, che nell'incidente ha perso genitori, fidanzato e migliore amica. La narrazione di Cole va dalla festa prima dell'incidente fino al momento in cui riuscirà a farsi coraggio e a conoscere finalmente Kacey, il cui pensiero lo ossessiona da quando sa di non essere il solo sopravvissuto.
Dicevo che il tema è interessante ma il modo in cui viene sviluppato e affrontato non mi convince, sa molto di telefilm americano, stile "Dawson's Creek" o "Beverly Hills 90210". Personaggi bellissimi  e giovanissimi, tutti ipersportivi o palestrati, dialoghi banali, storia improbabile...insomma un'occasione mancata ma una scrittura comunque scorrevole e affatto pesante.
Da leggere sotto l'ombrellone...quindi, a meno che non si vada in qualche paese tropicale, si può attendere qualche mese.


lunedì 16 novembre 2015

" Sul lato oscuro della luna" di Francesca Masante


" Niente è effimero come il dolore, per chi non lo prova. Il dolore di un animale , poi, non ha neppure una voce."

" C'è sempre un momento in cui i figli vanno oltre e attraversano un qualche confine oscuro di cui le madri non sanno niente, neppure che esista. Forse il vero coraggio è accettare di non poterli seguire e rimanere indietro."

" Mi chiedevo (...) a che cosa, a chi mai servisse tutta quella sofferenza senza prospettive e consapevolezza. Immaginavo le esistenze di tutti quegli animali come tanti palloncini senza fili, ognuno sbatacchiato e maltrattato dal vento, privo di una rotta precisa."

Se amate gli animali in particolare i cani, e riuscite a proseguire la lettura dopo il primo capitolo del Cane bianco, allora scoprirete un libro bellissimo.
Giulio ha sedici anni e un'infanzia non proprio semplice alle spalle; è cresciuto con la nonna che ora è finita in un ospizio di lusso e deve imparare a vivere con la madre e la sua nuova, borghesissima famiglia.
Giulio è un cattivo ragazzo, frequenta brutte compagnie e la sua vita inizierà a cambiare proprio dopo aver toccato il fondo, in un atto di violenza gratuita e inconcepibile che lo costringerà a frequentare per un anno la realtà a lui sconosciuta dei canili.
Lì grazie a Tai e ai volontari scoprirà una nuova parte di sè ed una realtà che gli permetterà di tirare fuori delle qualità che nemmeno lui credeva di avere.

Giulio all'inizio non risulta sicuramente simpatico e anzi personalmente sono stata tentata di chiudere il libro perchè mai avrei pensato di potermi affezionare ad un simile personaggio, e invece succede...inevitabilmente Giulio, con la sua sfacciataggine, il suo coraggio, la sua insolenza, ci conquisterà e ci coinvolgerà in questa storia forte e delicata al tempo stesso, costellata di momenti e pensieri che non si possono dimenticare, in una storia d'amore che non ci aspettavamo. Si rispolverano le emozioni contrastanti e potenti di un'adolescenza vissuta al massimo, le pagine di questo libro sono emozione pura e il tema dell'amore non è affatto scontato ed è molto più ampio di quanto si possa immaginare.
Giulio, Tai e il cane bianco resteranno per sempre nei nostri cuori.

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" Berlin - I fuochi di Tegel" di Fabio Geda, Marco Magnone


" ...avere qualcuno che si occupa di te, se non fa bene al corpo, fa comunque bene all'anima."

" Carne giovane, pericolo, eccesso: ecco la rivoluzione di Tegel, la loro risposta alla crudeltà del 
   destino. "

Primo atto di una saga di sette libri, "Berlin.I fuochi di Tegel" di Mondadori è un libro per adolescenti ma non delude gli adulti che apprezzano il genere.
Ambientato nella Berlino del 1978 ancora divisa dal Muro, lo scenario in cui si svolge è apocalittico; tre anni prima tutti gli adulti sono morti a causa di un virus letale che colpisce chiunque abbia più di 16 anni. Berlino viene spartita tra diverse bande di ragazzi e bambini che devono imparare a sopravvivere senza adulti, facendo leva solo sulle proprie forze e capacità, riorganizzando la società come meglio riescono. Il rapimento del piccolo Theo da parte della banda più temuta, quella appunto di Tegel, porterà i ragazzi a superare prove molto dure e a rimettersi in discussione.
Interessanti i flash back dei ragazzi quando ripensano alle loro vite prima che il virus le sconvolgesse, e le sensazioni che ne derivano.
Il progetto ha anche un sito dedicato http://www.berlin-libro.it/libri/berlin-1-i-fuochi-di-tegel/




mercoledì 11 novembre 2015

" Ho nascosto la mia voce" di Saniee Parinoush


" Fino ad allora nessuno mi aveva concesso il diritto di arrabbiarmi ed essere violento".

" - Un padre e una madre scontrosi avranno figli scontrosi. I vostri figli raccolgono quello che voi 
     seminate.-"

Un bel libro. Ambientato in Iran, narrato attraverso il punto di vista di Shahab che all'inizio della storia ha solo 4 anni e non parla, e di sua madre.
Shahab è fondamentalmente un bambino incompreso, sottovalutato e deriso dalla famiglia paterna e dal padre stesso, e vive una continua lotta non solo interiore che gli impedisce di fare quello che tutti si aspettano da lui; parlare.
Shahab non parla perchè è troppo intelligente per farlo, è troppo sensibile per accettare di essere chiamato "tonto" e trattato come tale, è troppo arrabbiato col padre che gli preferisce la sorellina più piccola (che parla già da un pezzo) ed il fratello più grande che fa di tutto per essere sempre il primo della classe e ci riesce a suon di grandi sacrifici. L'unica con cui tenta un dialogo è la madre, che lo protegge sempre ma che in fondo non lo comprende davvero e col suo atteggiamento esagerato scoraggia i timidi tentativi del piccolo di far sentire anche la sua voce.
E' un bel libro perchè sviluppa dinamiche famigliari che non sono per niente lontane dal nostro mondo Occidentale, la narrazione è scorrevole e si fa leggere d'un fiato, c'è tanta introspezione ma non risulta mai noiosa. Ogni personaggio è a suo modo vittima di una vita che forse non era esattamente quella che si aspettava di vivere...un tema che ci riguarda tutti molto da vicino.
Una lettura anche molto utile per comprendere meglio quello che pensano i bambini, il perchè di molte reazioni che noi adulti non sappiamo proprio comprendere ed accettare, per vedere la realtà anche attraverso i loro occhi. Per capire che in fondo hanno soltanto un gran bisogno di sentirsi amati.

Bello davvero.




lunedì 9 novembre 2015

" Il colore delle nuvole basse" di Mirko Lamonaca


" Non mettere mai la tua vita nelle mani di una sola persona. Non se la merita nessuno, la tua vita."

" Avverare un sogno è svegliarsi dal sonno e intuire che quello che hai voluto l'hai pagato a caro  prezzo, e non vale niente. "

Cèdric è il protagonista e la voce narrante di questo strano romanzo. Dico strano perchè è narrato con una scrittura molto particolare, quasi un flusso di brevi pensieri che si ripetono per tutta la durata del libro. E' un romanzo molto poetico ambientato in Camargue, una terra "tra cielo e mare" come ripete spesso Cédric, e le descrizioni di questa natura selvaggia sono così reali che sembra di averla davanti la Camargue, e ti fa venire voglia di andarci.
Cédric ha solo 16 anni ma è già alle prese con non pochi problemi; in famiglia, dove gli tocca sempre badare al fatellino più piccolo, e nelle relazioni con gli amici, o meglio col suo migliore amico.
Sa già cosa significa essere abbandonati, traditi e inizia a scoprire anche cosa significhi amare "diversamente".
Un romanzo breve, un modo di scrivere innovativo, un libro che è quasi un dipinto.



venerdì 6 novembre 2015

" Tu e nessun'altra " di Claudia Zanella

" Avrei voluto essere così anche io. Forte e imprevedibile, come la vita."

" Pensai che se avesse amato quel peluche tanto bruttino nella vita sarebbe stata capace di amare tutto."

" Il coraggio non è nelle scelte, ma nelle rinunce."

Il romanzo di Claudia Zanella, attrice alla sua opera prima, era da tempo che volevo leggerlo; avevo molto apprezzato una sua intervista su Vanity Fair, e devo dire che non mi ha delusa.
Un romanzo pieno di spunti interessanti, di riflessioni in cui mi sono riconosciuta, forse perchè io e l'autrice siamo nate nello stesso anno. La storia del fortissimo legame tra Irene e Viola, cugine così diverse tra loro ma anche appassionatamente complementari, è il filo conduttore di tutta la storia; Viola muore all'improvviso e lascia Mia, una bimba di soli 2 anni. Viola avrebbe voluto che Irene si prendesse cura di lei. Irene non ha una situazione sentimentale stabile, è perennemente indecisa e sì che vorrebbe un figlio, ma un figlio suo, un figlio a cui prepararsi per 9 mesi, non così, non all'improvviso, non da sola...Andando alla ricerca del padre di Mia, Irene scaverà nella vita di sua cugina, ma anche nella sua e in quella di chi le sta accanto, e la sua vita riprenderà forma piano piano.
Cosa manca in questo libro? direi niente; ci sono i colpi di scena, ci sono mille frasi da appuntare, ci sono personaggi da amare, ci sono verità nascoste, c'è tutta la normalità di vite ordinarie e speciali, e soprattutto c'è un'autrice sensibile, profonda, gioiosa. Dove la trovate una scrittrice che nei ringraziamenti finali si prende la briga di ringraziare i lettori, ed è anche palesemente sincera????