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venerdì 28 aprile 2017

" Lo strano viaggio di un oggetto smarrito" di Salvatore Basile




" Mica la puoi afferrare come la tristezza, la felicità. E quindi sai che la puoi perdere da un momento all'altro."

" Perchè questo è il potere del tempo: cambiare i volti, trasformare l'amore in abitudine, sfumare i ricordi, distruggere i sogni, scolpire la pietra, inghiottire il mare e far morire le stelle..."

" Credo che quando sarò vecchia non mi lamenterò mai per i capelli che diventano bianchi, per le rughe che troverò sul mio viso e per tutte quelle cazzate. Perchè invecchiare è un privilegio, Michele..."


Michele ha trent'anni e vive da sempre nella casa del padre ferroviere, in una piccola stazione ferroviaria. Lavora lui stesso sui treni, si occupa di pulirli e prepararli a fine giornata per il giorno successivo. Ed è proprio su quei vagoni che Michele ha trovato negli anni tantissimi oggetti, smarriti dai passeggeri e mai reclamati, e ha iniziato a collezionarli.
Nella sua solitudine, questi oggetti sono per lui una compagnia, rappresentano quelle vite che lui non sta vivendo e che probabilmente non vivrà mai, perchè la sua vita si è cristallizzata nel momento in cui ha visto sua madre salire su un treno e non tornare più, quando lui era soltanto un bambino. In quella sua fuga senza senso, la madre si portò via il diario rosso di Michele, su cui lui annotava i suoi pensieri, promettendogli di riportarglielo un giorno.
Michele per tutti quegli anni ha atteso invano quel giorno, chiedendosi continuamente il perchè di quell'abbandono che lui ha vissuto come un rifiuto nei suoi confronti e che non è mai riuscito ad accettare.
Fino a quando ecco ricomparire il quaderno rosso, e insieme a lui una ragazza, Elena, che riesce a vedere i colori di cui è fatta l'anima di ogni persona che incontra, e che cercherà in tutti i modi di colorare l'esistenza di Michele.

Da qui inizia un viaggio sia fisico che mentale per Michele, che per la prima volta lascerà la sua rassicurante stazione ferroviaria per andare alla ricerca di sua madre e cercare di comprendere il perchè di quell'abbandono.
Il viaggio di Michele è una sorta di favola, un susseguirsi di rivelazioni alla scoperta di un mondo che nella sua vita ha finora solo intravisto attraverso i vagoni dei treni.
Ogni suo incontro rappresenta per lui una piccola o grande rivelazione, in alcuni casi piuttosto dura e sconvolgente.

"Lo strano viaggio di un oggetto smarrito" è stato un caso editoriale non soltanto italiano,
Salvatore Basile è uno sceneggiatore e un regista ma è al suo primo romanzo, da cui si potrebbe trarre senza dubbio un ottimo film. 
Se la partenza è un pò in sordina, procedendo con la lettura non si può non appassionarsi alle ricerche di Michele, agli innumerevoli personaggi che incrociano la sua strada, alla storia di Elena, a quella di Laura la madre di Michele, e così via.
Una scrittura delicata che tratta con tatto e sensibilità temi molto dolorosi.

In questo libro tutto ha un senso, tutto ha una spiegazione, compatibilmente con l'irrazionalità dei sentimenti. E' una storia di smarrimento, anzi di tanti smarrimenti, in tante forme diverse, e di cerchi che si chiudono, di una speranza che ritorna sempre, nonostante tutto.

Salvatore Basile è uno sceneggiatore ma è al suo primo romanzo, da cui si potrebbe trarre senza dubbio un ottimo film.