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martedì 19 aprile 2016

" Prima o poi ci abbracceremo" di Antonio Dikele Distefano


" Molti credono che il contrario dell'amore sia l'odio, ma non è così. L'indifferenza è il contrario dell'amore. Perchè l'odio è un sentimento forte, un sentimento che ti fa posare gli occhi su qualcuno.
L'indifferenza no."

" I genitori mettono al mondo i figli.
  I figli rimettono al mondo i genitori."

"...si devono fare così tante cose per sopravvivere che vivere non so più com'è."


Enrico è sul treno per Milano, non sappiamo ancora il perchè ma ci arriveremo attraverso le sue parole, attraverso il racconto in versi di quella che è stata la sua storia con Irene, il fatidico primo amore che ti segna e che ti confonde idee, sentimenti, principi e scelte.
Enrico e Irene non hanno due situazioni famigliari semplici alle spalle, sono vittime di disamori differenti, e cercano di affrontarle e rielaborarle come possono; lui amando lei, e lei facendo del male a se stessa e facendone anche a lui.

Raccontare questo libro è impresa ardua, definirlo un romanzo come tanti altri lo è ancora di più.
Non ho sbagliato a scrivere "racconto in versi" perchè è proprio la sensazione che mi ha dato; forse una nuova forma di romanzo, un modo di scrivere originale, un flusso di concetti espressi in frasi brevi e significative.
Purtroppo personalmente non sono mai stata in sintonia con la poesia, e non ho trovato questo libro di facile lettura, ma si tratta obiettivamente di un mio limite personale.
Di certo è sorprendente pensare che sia stato scritto da un autore molto giovane, che scrive di amore in tutte le sue forme in maniera così disincantata e profonda, e che in parecchie frasi di questo libro si trovi una saggezza semplice e inaspettata.

Penso che di Antonio Dikele Distefano ne risentiremo parlare presto, perchè ha di sicuro qualcosa da dire e perchè pare proprio, leggendolo, che scrivere sia la cura a tutte le sue ferite.





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