giovedì 26 dicembre 2024

"Figlia del temporale " di Valentina D'urbano - Mondadori


Il nuovo romanzo della mia scrittrice preferita è ambientato in Albania nel 1974, quando la protagonista Hira ha solo 13 anni e improvvisamente resta sola al mondo. Nello smarrimento più totale è costretta a trasferirsi dalla realtà di una grande città come Tirana ad un paese sperduto tra le montagne, nella famiglia di zii che non ricorda di aver mai incontrato prima. Lassù vivono ancora come  nei tempi antichi, seguendo ancora i dettami del Kanun. Pian piano Hira si adatterà a quella vita dura, in cui le donne contano poco e soprattutto non possono decidere nulla della loro vita, fino al giorno in cui farà in modo di non piegarsi del tutto a quei codici a costo di stravolgere di nuovo tutta la sua vita.
Come sempre, anche questa storia di Valentina D'Urbano è una storia potente, dura, sorprendente, l'ennesima storia d'amore indimenticabile e mai scontata, che trova spazio in un contesto difficile e tra tante altre altre vite complicate e senza vie d'uscita, il tutto contestualizzato in un periodo storico che vede l'Albania sotto il regime comunista per oltre 30 anni.
Anche questa volta, D'Urbano ha fatto centro, tenendo il lettore incollato alle pagine fino all'ultimo, con la sua penna inconfondibile e sicura.
" Quel noi mi aveva impressionato. Da un giorno all'altro ero diventata una di loro, m'ero presa la stessa malattia che le aveva rinchiuse lì dentro, senza madre nè padre, senza più cognome nè identità. "

"Nessuno m'avrebbe messo le mani addosso, nessuno m'avrebbe ingravidata. Non sarei stata serva, sottomessa, non avrei dovuto cedere alle voglie di uno sconosciuto."

" Tutte quante, tutte. Dobbiamo sempre rinunciare a qualcosa. Dobbiamo sempre spezzarci in qualche punto. Intere non andiamo bene, intere non ci possono sopportare, non è vero?"

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