venerdì 13 gennaio 2017

" Essere vivi" di Cristina Comencini



" D'altronde le fotografie servono a questo, no? A ricordare le persone morte, i bambini che non siamo più, i giovani che ora sono vecchi."

" Se i cani sapessero scrivere, metterebbero molti punti esclamativi."

" Prolungava ogni cosa che stava per finire, come se solo nell'attimo finale ci fosse una probabilità di sentirsi meglio."

Anche questo romanzo è scritto da una regista che amo molto, e per questo ero curiosa di leggere un suo romanzo.
"Essere vivi" è il più recente, pubblicato nel 2016, ed è un libro prevalentemente introspettivo.
Caterina, ora madre e moglie come tante, ha alle spalle un'infanzia a dir poco scioccante; nata con un difetto congenito, una gamba vistosamente più corta dell'altra, in una famiglia povera ed ignorante, passa le sue giornate ignorata da tutti e in compagnia del cane, nel suo stesso recinto. Non riesce ad esprimersi nè a muoversi come vorrebbe e nessuno l'aiuta o si cura di lei più di tanto, sembra più che altro essere un peso per la sua prima famiglia, di cui sarà l'unica superstite a causa di un incendio, e in seguito a cui verrà adottata da una nuova famiglia.
La sua nuova madre segnerà il grande cambiamento di rotta della sua vita; una donna energica, passionale, positiva, che deciderà di renderla una ragazza normale a tutti i costi, contro ogni parere anche medico, e farà di tutto per farle cancellare il suo passato.
Caterina però ha bisogno di fare i conti con quel passato terribile, e riuscirà a farlo solo quando la madre verrà trovata morta, insieme al compagno, in una stanza di un albergo in Grecia.
Caterina dovrà riconoscere il cadavere della madre insieme a Daniele, figlio del suo compagno e per lei un perfetto sconosciuto, con cui si renderà presto conto di avere molte cose in comune.
Entrambi rivivranno frammenti della loro infanzia che avevano sepolto e dimenticato per anni, Caterina riuscirà finalmente a conoscersi per quella che è e che è stata.

La Comencini riesce ad entrare nella mente dei suoi personaggi in modo eccellente, e descrive con maestria e grande fascino i pittoreschi paesaggi greci.
Il mistero della morte della madre di Caterina e del suo compagno è l'aspetto centrale della storia, intorno a cui si snodano tutti gli altri eventi; l'incontro tra lei e Daniele, i loro visionari ricordi, i racconti delle persone con cui le "vittime" hanno vissuto gli ultimi periodi della loro vita...
Un libro impegnativo senza essere nè troppo lungo nè pesante, una lettura interessante.




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