domenica 13 gennaio 2019

" L' apprendista geniale" di Anna Dalton (Garzanti)






" Io non avevo mai ricevuto porte in faccia ma solo perchè non avevo mai bussato."

" Non c'è niente che ti fa sentire allo stesso momento parte di qualcosa e separato da tutto come vivere a Venezia."

" Tutte le felicità sono uguali, ma le sofferenze sono diverse tra di loro."



Andrea ha diciotto anni ma ha vissuto poco la sua adolescenza; ha perso la mamma (irlandese) da qualche anno, vive sola col padre in un piccolo paese, ama molto studiare e non ha praticamente mai avuto amici. Il suo sogno è diventare un'affermata giornalista come lo era sua madre, e sembra quasi concretizzarsi quando riesce a vincere una borsa di studio per un prestigioso ed internazionale college di Venezia.
Da quel giorno la sua vita prenderà una piega del tutto inaspettata; da subito entrerà a far parte di un affiatatissimo gruppo di amici, troverà un lavoro che le permette di arrotondare le spese del college, e per la prima volta scoprirà anche l'amore.

L'opera prima di Anna Dalton (che scopro ora essere una giovane attrice italiana di origini irlandesi e dai rossi capelli,come Andrea), è un godibilissimo romanzo che parla di giovani con famiglie e culture diverse, ma con un unico sogno; diventare giornalisti. Non calciatori, soubrette, modelle o fashion blogger, e quindi già per questo meriterebbe un'ovazione. La gioventù di cui ci parla Anna Dalton sogna e lo fa in grande, studia e riflette, si diverte ma con garbo, si ubriaca come tutti i giovani di ogni generazione fanno, ma soprattutto si impegna per ottenere un risultato.

"L'apprendista geniale" è un romanzo ben scritto, scorrevole e ironico ma non banale; racconta la vita e i ritmi del Longjoy, questo esclusivo college situato su un'isoletta della laguna veneziana, e ne descrive così bene le atmosfere ed il paesaggio, che fa venire voglia di tornare a Venezia e di riscoprirla aldilà delle orde di turisti a cui siamo purtroppo abituati.
Andrea è una protagonista fantastica, che merita a pieni voti il proprio riscatto sociale e ci fa tifare per lei pagina dopo pagina.
Non è un romanzo d'amore nonostante se ne parli molto; è principalmente un romanzo che parla di amicizia e di sogni, di porsi degli obiettivi e di tentare seriamente di raggiungerli.

Mi sento di consigliare questo libro per una piacevole lettura, e di esortare l'autrice a continuare a scriversi e cimentarsi magari in qualcosa di più impegnativo, senza perdere la sua arguta ironia.

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