mercoledì 16 gennaio 2019

" L'innocente " di Marco Franzoso - Mondadori






" C'era molto bisogno dei cattivi per capire chi erano i bravi."

" Forse era quello diventare adulti, prendersi delle responsabilità più grandi di noi e affrontarle comunque, anche se non ci si sente all'altezza."



Matteo ha soltanto dieci anni quando resta orfano di padre, di un padre con cui condivideva momenti semplici e importantissimi che all'improvviso mancano come l'aria.
Matteo resta solo con la fragile ed insicura madre e la sorellina, per lui sempre scioccamente felice.
Così, spinto dalla madre che ha spesso bisogno di stare da sola, inizia a frequentare l'oratorio del paesino di campagna in cui vive, e grazie al giovane parroco il suo sogno di suonare in una vera band pare avverarsi.

Matteo è in auto con la madre in una torrida giornata estiva; vanno a prendere un giovane, scapestrato avvocato amico di famiglia e si dirigono verso il tribunale. Lì, nella "stanza delle parole", verrà sottoposto ad un interrogatorio, con l'assistenza di un'inadatta psicologa, che sarà anche peggio delle presunte molestie che l'hanno portato fin lì.

"L'innocente" è un breve romanzo di formazione, impalpabile e delicato, che con estrema empatia e sensibilità coglie il punto di vista di un ragazzino, in una fase della vita in cui viene da tutti considerato in qualche modo una pedina, in cui non può decidere nulla, nemmeno se le molestie subite siano realmente accadute.
Gli adulti in questo romanzo non fanno proprio una gran bella figura; una madre sopraffatta dal dolore e dall'incapacità di andare avanti con le proprie forze, una nonna rancorosa, un parroco troppo esigente e violento, e delle autorità preposte alla tutela di minori che fanno tutto meno che tutelarlo.
Sarà proprio nel momento in cui lascerà il tribunale, che Matteo riuscirà ad intravedere uno strappo con la sua infanzia e trovare il coraggio di prendere in mano la sua giovanissima vita.

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