lunedì 9 novembre 2020

"Chiedi perdono" di Ann-Marie MacDonald - Adelphi

 

 

"Nutrivano il desiderio più triste e più folle di tutti, il desiderio di continuare a vivere."

" Tu ci credi che certa gente ha il corpo ancora vivo qui sulla terra e l'anima già all'inferno?"


Fine dell'800; Materia, di origini libanesi, e James, accordatore di pianoforti, si innamorano e, nonostante il rifiuto della famiglia di lei, si sposano e vanno a vivere in un'isola sperduta della Nuova Scozia. Lì metteranno su famiglia e porteranno avanti un matrimonio che si rivelerà essere una trappola per entrambi e da cui nasceranno tre figlie. Il destino, o meglio le stesse dinamiche familiari, trasformeranno le loro vite in un incubo, un incubo che durerà anni e che li condurrà verso destini ineluttabili e spietati.

"Ormai sono morti tutti", ecco l'incipit di questo romanzo datato 1999 e che ho voluto fortemente leggere, ma che ho fatto un'enorme fatica a portare a termine. Non è un romanzo semplice, sono più di 500 pagine di una durezza e ambiguità disturbanti. Sono tante le vite che si incrociano in questa storia, tanti personaggi che però conosciamo solo superficialmente; tutto sfugge in questo romanzo, tutto precipita inesorabilmente, tutto è fuori controllo.

Quella di Ann-Marie MacDonald è una scrittura importante, un'opera imponente che ha avuto un enorme successo, ma non è una lettura semplice, affronta temi gravi e pesanti, disturba e sconvolge, non si dimentica.

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