Miriam con il figlio Diego, che a 9 anni è troppo grande per poter stare lì, ma fuori non è abbastanza forte e corazzato per sopravvivere nei rioni di Napoli.
Melina, piccola e speciale, nella sua infinita sensibilità, e poi c'è anche chi lavora in quel carcere, ma che a casa ha vite altrettanto complicate.
"Le madri non dormono mai" è un romanzo corale, a più voci, che mette insieme tante vite fragili e precarie.
Ho faticato a leggerlo, a differenza delle altre opere dello stesso autore, proprio perché forse "a troppe voci", ma è valsa la pena proseguire nella lettura per la magistrale scrittura di Marone e per la sua grande, enorme sensibilità, che emerge dalle pagine di ogni suo romanzo.
"Perché alcune esistenze semplicemente scordavo di adoperarsi a cambiare le cose, e lasciavano che fosse il tempo a decidere per loro".
"E quanti ce ne sono, di insegnanti codardi, che per privilegio potrebbero indirizzare la vita dei ragazzi e che invece la sfiorano appena, e s'avviano spesso alla morte in un fallimento inconsapevole, senza essere riusciti a illuminare la strada di nessuno."
"L'età adulta, la vecchiaia e infine la morte erano traguardi che toccavano il corpo, in testa s'era tutti e per sempre come da piccoli."
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