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sabato 6 agosto 2016

" Mess" di Ilaria Soragni


" Mavis non sapeva cosa volesse dire avere bisogno della violenza, ma poteva immaginare..."
 

Ho letto questo romanzo perchè la trama mi sembrava originale e perchè spesso gli Young Adult riservano grandi sorprese.
Ecco, non è questo il caso e mi stupisco ancora delle recensioni positive che ho letto sul web.
La trama era appunto promettente; ambientato in un riformatorio, protagonisti Mavis, finita lì un pò per sbaglio, e Niall, accusato invece di crimini piuttosto gravi. Il loro è un amore a prima vista, e a far da contorno ci sono altri giovani detenuti e le loro storie.
Detta così potrebbe anche essere una storia credibile, se non fosse per come l'autrice la tratta e la rende assolutamente priva di senso, come privi di senso sono anche i titoli in inglese che dà ad ogni capitolo.
Il riformatorio sembra un centro estivo; gente che va da una cella all'altra senza controllo, ragazzi e ragazze sempre insieme, che dormono nello stesso letto, che riescono a non prendere quasi mai le medicine prescritte. Persino Niall, che dovrebbe essere il detenuto più pericoloso, che viaggia con manette e guardie al fianco, non si sa come riesce a stare sempre in mezzo agli altri e insieme all'amata Mavis.
I motivi per cui alcuni dei personaggi scontano la loro pena sono trattati davvero in maniera assurda; uno di loro è un bravo ragazzo ma in un periodo di stress ha tentato di strangolare la sorella (????).
Il finale e la storia stessa non stanno in piedi, i personaggi si basano su stereotipi imbarazzanti, tanto imbarazzanti quanto i tentativi dell'autrice di trasformare Niall in un ragazzo quasi perfetto nonostante ciò che ha fatto.
Parlando della scrittura, ho perso il conto di quante volte ho letto le parole "fianchi" e "ridacchiò". Una morìa di vocaboli, delle descrizioni e metafore stucchevoli e prive di senso che rendono la storia poco chiara, una grammatica elementare.
Solo dopo ho scoperto che l'autrice ha diciassette anni e ha scritto questo romanzo utilizzando il telefonino e pubblicandolo poi su Wattpad, dove ha avuto un seguito molto consistente di adolescenti che le ha permesso poi di pubblicarlo. Sempre dopo ho scoperto che si tratta dell'ennesima fanfiction sui poveri One Direction.
Però io mi chiedo; ma perchè se si vuole scrivere un libro, pur essendo così giovani, non ci si informa prima molto bene dei temi che si vogliono trattare??? Va bene la fantasia ma qui si sfiora proprio l'assurdo, e l'unico merito che mi sento di riconoscere alla Soragni è quello di aver trattato il tema della violenza da parte di guardie e direttori carcerari a discapito dei detenuti.
Ecco almeno in questo si intravede uno spiraglio di realtà.


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