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mercoledì 28 settembre 2016

"Un disastro chiamato amore" di Chiara Giacobelli


" -Viv, ricordati che l'ipocondria ti salverà la vita.- 
  Vero, nonna, in questo momento me la sta salvando eccome."

" -La verità è che ho paura di tutto e non menito niente! io...non so stare al mondo.- "

"  Se con una birra e mezza ho provato a violentare Alex davanti alla porta della mia camera, non so di cosa sarei capace dopo una degustazione completa di Vermentino."


Vivienne è una giornalista free lance e vive a Parigi. Ha una vita sentimentale inesistente e un lavoro che non la soddisfa, ma proprio grazie ad un articolo scritto da lei e riguardante la sua attrice preferita, la sua esistenza subirà una rapida ed inasepettata trasformazione; le verrà infatti chiesto da uno dei figli, di scrivere la biografia della madre. Per farlo dovrà quindi trascorrere un'estate in Liguria, nella dimora della famiglia Lennyster, tra misteri, luoghi incantevoli, oscure dinamiche famigliari e soprattutto Alex, il figlio dell'attrice, che lei immaginava felicemente sposato e uomo maturo ed impeccabile.

Questo libro, che ho letto proprio grazie alla gentilezza ed umiltà dell'autrice, è una storia inebriante, fresca, leggera senza essere superficiale.
Vivienne è un vero disastro, come solo noi donne un po' goffe e distratte sappiamo essere; impossibile non riconoscersi in lei (almeno per me!), nelle sue paure, nella sua comicità, nella sua ipocondria, nei suoi pensieri.
Alex è il vero principe azzurro, direi troppo perfetto per essere vero, ma in questa storia non poteva essere diversamente, serviva proprio un Alex bello e gentile e simpatico e misterioso e così via.

Tra esilaranti gag, momenti di pura comicità (si ride davvero, non esagero), personaggi misteriosi, Vivienne ed Alex si rconoscono; entrambi hanno alle spalle storie famigliari di sofferenza e solitudine, entrambi aspettano di trovare la propria parte mancante, e noi non possiamo che fare il tifo per loro.

Insomma una storia d'amore, come suggerisce giustamente il titolo, ma non solo quello.
Una storia ricca di colpi di scena e di paesaggi suggestivi descritti in modo impeccabile, una scrittura limpida e sincera, ed un finale che fa pensare forse ad un seguito.
Di sicuro quello di Chiara Giacobelli è un esordio brillante che potrebbe tranquillamente prestarsi alla sceneggiatura di un film, e che fa venire voglia di leggere altre sue storie in futuro.




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