mercoledì 25 dicembre 2019

"Una storia che parla di te" di Dèsirèe Cognetti - DeA Planeta




"Non volevo scoprire che in realtà ero sola, che non c'era nessuno a guardarmi crescere."

" Perchè adesso lo so che tradire qualcuno, a volte, è l'unica maniera per salvarlo."

"  La cosa migliore che io potessi decidere di fare era rassegnarmi ad amarlo per quello che era, senza pretendere che fosse diverso."


"Una storia che parla di te" non è un romanzo qualsiasi; è una cronaca di vita vissuta, di un'infanzia negata, ed è soprattutto un estremo tentativo di ritrovare una persona persa tanti anni fa.
Dèsirèe non ha una famiglia come tutte le altre, i suoi genitori iniziano bene per poi perdersi nell'oblio sempre più profondo delle dipendenze, e da lì in poi la sua vita non sarà mai più la stessa.
Tra anni passati in istituti per minori senza famiglia, altri con famiglie affidatarie, altri ancora con la madre violenta ed eroinomane, Dèsirèe cresce sola, senza un punto fermo, e nel momento in cui, poco più che bambina, si ritrova a badare al neonato fratellastro Zakaria, le sembra che la sua vita inizi ad avere un senso.
Zakaria è piccolo, indifeso, in mano ad una madre non in grado di accudirlo e che letteralmente lo affida senza alcuna remora alle cure della sorella dodicenne, che vive per lui fino a quando la situazione non precipita, ed il piccolo viene affidato ai servizi sociali ed in seguito dato in adozione, proibendo a Desi di avere sue notizie.
Attraverso questo libro Desi prova a cercare il fratello a cui non ha mai smesso di pensare, come lei stessa scrive è una sorta di messaggio in bottiglia che spera arrivi a destinazione.

A parte la nobile causa che sta all'origine di questo romanzo autobiografico, bisogna ammettere che si tratta di un libro degno di essere letto e molto appassionante, perchè tutto si può dire fuorchè l'autrice abbia avuto una vita, o quantomeno un'infanzia e adolescenza, noiose.
Con uno stile narrativo pulito, diretto, essenziale, l'autrice si libera mettendo nero su bianco avvenimenti della sua vita che aveva tenuto a lungo nascosti, un pò per vergogna, un pò per un'innata riservatezza, e lo fa senza incolpare mai davvero nessuno, senza mai diventare giudicante o vendicativa, senza mai strafare.
Dèsirèe è un anima bella, e nessuna delle orribili esperienze che ha vissuto sono mai riuscite a cambiarla o sporcarla,(Nei "Ringraziamenti" alla fine del libro, scrive "Ai miei genitori per avermi donato la vita, un cervello in grado di capire e un cuore in grado di perdonare") per questo merita di ritrovare il suo adorato fratello e spero anche di continuare a scrivere.





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