domenica 19 gennaio 2020

" Una storia nera" di Antonella Lattanzi - Mondadori


" ...ti ha amato da morire, è solo che il suo amore era un campo di battaglia."

" Eravamo rabbiosi, passionali, innamoratissimi, e ci odiavamo da morire."

" Sono rimasta con lui tutto questo tempo perchè, nel profondo, sapevo che ero come lui."


Vito e Carla hanno tre figli; Nicola e Rosa già adulti e Mara che va ancora all'asilo. Si sono separati da poco dopo una vita insieme ed un rapporto difficile, fatto di amore ed odio, di violenza fisica, gelosia, minacce da parte di Vito, che è però una persona stimata dalla società e dai colleghi di lavoro, e ha alle spalle una famiglia d'origine piuttosto potente a Massafra, luogo a lui sempre caro, dove ha voluto nascessero tutti i suoi figli.
Carla è una donna apparentemente fragile, bella, dedita alla famiglia e soprattutto ai figli, che decide di crescere a Roma, dove si stabiliscono tutti e dove Vito lavora.
Nel momento in cui si separano, purtroppo le minacce di Vito non finiscono e Carla ed i figli non si sentono mai del tutto al sicuro, nonostante Vito sia sempre stato un padre piuttosto affettuoso.
La sera del compleanno della piccola Mara, su richiesta della bambina Carla invita tutti a cena per festeggiare come una famiglia normale, e la serata sembra andare bene, senonchè il giorno successivo Vito scompare.
L' angoscia di non sapere cosa gli sia accaduto inizia a pervadere le giornate soprattutto di Rosa, che scopre di essere affezionatissima a quel padre imperfetto. Tutti lo cercano, compresi i parenti di Massafra, ma di lui non c'è nessuna traccia...

"Una storia nera" è un romanzo poco catalogabile; un pò noir, un pò thriller, un pò dramma famigliare, di sicuro spiazza il lettore proprio come il titolo promette di fare.
Tanti gli elementi che la rendono tale; l'ambiguità dei rapporti tra i due protagonisti Vito e Carla, ma anche quelli poco fraterni tra Nicola (un pò alter ego del padre) e Rosa, le descrizioni di una città anonima, la presenza inquietante di voraci gabbiani un pò ovunque che fanno da padroni soprattutto sulla scena della discarica di Spinaceto.
Il mistero legato alla scomparsa di Vito, che si chiarisce pian piano nel procedere della narrazione, l'esistenza di una sua seconda famiglia, i meccanismi sottili che legano gli ingarbugliati rapporti umani tra i tanti personaggi.
La stessa posizione di Carla cambia varie volte nell'evolversi della storia, nessuno sembra essere veramente innocente e forse nessuno lo è mai.
Una narrazione ritmata, incalzante, permette al lettore di non annoiarsi e di giungere al finale in un avvincente crescendo.
Ho trovato questo romanzo molto interessante per le tematiche trattate e per come si srotolano i fatti procedendo nella lettura, apprezzabile anche l'analisi che fa la Lattanzi dei rapporti umani, di quelle a volte neanche troppo sottili dinamiche che li governano.
Un bel libro.

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