Un paio di frasi che raccontano il libro. Una breve descrizione, qualche elemento che possa aiutare a cogliere l'essenza del libro ed aiutarvi a decidere se in questo momento è il libro giusto per voi.
giovedì 24 settembre 2015
" Il rumore dei tuoi passi" di Valentina D'Urbano - "Alfredo" di Valentina D'Urbano
" Il rumore dei tuoi passi"
" Le cose che amava di più al mondo - me e suo padre - erano anche quelle che lo divoravano. "
" Lui amava come un cane, con la stessa insensata fiducia, con lo stesso cieco trasporto.
Io invece odiavo."
" C'ero io quella notte con lui, e solo io gli ero rimasta. Era orribile quello che ci stava capitando.
Avremmo dovuto essere felici. Avremmo dovuto viverci la vita. E invece ce ne stavamo lì
abbracciati a cercare di non morire. "
Non so come fare la recensione di un libro che avrei sottolineato riga per riga...non è per niente semplice.
Non conoscevo questa giovane scrittrice e ho scoperto questo romanzo per caso. Leggendo i commenti entusiasti ho pensato che ne sarei rimasta inevitabilmente delusa, come ogni volta che le aspettative sono troppo alte. Invece invece...che dire...sono stata risucchiata dalla storia, una storia difficile, cruda, lontana dalla realtà della maggior parte di noi o almeno così può sembrare. I protagonisti sono totalmente imperfetti, l'ambientazione ancora di più, eppure si ama tutto di loro. Si vorrebbe essere Beatrice nonostante tutto, ma forse addirittura anche un pò Alfredo, si vorrebbe visitare almeno una volta il loro quartiere soprannominato "La Fortezza", si vorrebbe aver avuto la loro tragica infanzia, e soprattutto aver vissuto la loro dolorosissima storia. Si vorrebbe chiedere all'autrice da dove le sono arrivati questi posti, queste persone, come ha fatto a dar loro vita in modo così forte e indelebile, si vorrebbe rileggerlo ancora e ancora (e io odio rileggere le stesse cose e rivedere gli stessi film, salvo rare eccezioni). Si vorrebbe che Beatrice, Alfredo, ma anche Arianna, Elena, Massimiliano, non se ne andassero mai e che esistessero davvero.
Si adora il punto di vista di una tosta come Beatrice, ma ci serve assolutamente anche quello di Alfredo, e l'autrice lo sa, e ci accontenterà ancora una volta...
" Alfredo"
" Adesso nessuno avrebbe più potuto toccarla senza toccare anche un pò di me."
" Certe volte sono sicuro di amarla, Bea, sono sicuro che vorrei vivere con lei, ma poi il peso di quello che sono mi grava addosso e allora non la amo, allora l'allontano."
" Ci vorrebbe che fossi un pò più come lei e un pò meno come me."
Terminato "Il rumore dei tuoi passi" ho scoperto che era appena uscito in versione e-book (il cartaceo uscirà il 12 novembre) "Alfredo", ovvero la storia vista dal suo punto di vista, che mancava totalmente nel primo libro e di cui il lettore sente inevitabilmente la mancanza.
Si può dire che sia il giusto completamento del primo, perchè Alfredo ci dice cose che non sapevamo, che magari avevamo immaginato o sperato ma di cui Beatrice ci aveva tenuto del tutto all'oscuro. Alfredo ci racconta di lui, della sua vita prima di approdare alla "Fortezza", della sua terribile infanzia, dei primi giorni nel nuovo quartiere a lui sconosciuto, dell'incontro con Beatrice, e attraverso le sue parole capiamo quei suoi comportamenti che attraverso le parole di Bea ci erano sembrati assurdi. Capiamo meglio il loro rapporto, il loro amore e la loro fine. Se si legge "Il rumore dei tuoi passi" non si può insomma non leggere immediatamente "Alfredo", e alla fine sentirne ancora di più la mancanza.
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