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mercoledì 20 gennaio 2016

" La bambina numero otto " di Kim van Alkemade





 " L'orfanotrofio non era molto diverso da un ghetto e il cigolio dei cardini risuonava tetro tanto a 
   Manhattan quanto a Venezia."

 " Mi resi conto che la notte era pericolosa, non tanto per l'oscurità quanto per l'indifferenza. Eravamo abituati a ignorare le azioni che venivano commesse di notte, al riparo dalle tenebre, come se tutti fossimo d'accordo nel volgere lo sguardo altrove. Eravamo come gli abitanti dei villaggi a valle dei campi di concentramento: sentivano il fumo che usciva dai forni crematori, ma facevano finta di non sapere cosa stesse accadendo."


Rachel è cresciuta in un brefotrofio, e successivamente in un orfanotrofio ebraico a New York.
Adulta, lavora come infermiera in una casa di riposo al quinto piano, dove le vite degli ospiti terminano, e dove un giorno arriverà Mildred Solomon, una dottoressa che si era occupata di lei durante la sua permanenza al brefotrofio.
Da quell'incontro la sua vita cambierà; riaffioreranno piano piano ricordi fino a quel giorno ignorati, inizierà a cercare informazioni sulle terribili esperienze di cui fu vittima e troverà purtroppo spiacevoli risposte.
" La bambina numero otto" è una novità editoriale Bookme (De Agostini) ed è stato veramente una splendida scoperta, un romanzo d'esordio potentissimo e indimenticabile, una storia forte e molto interessante perchè basata su fatti storici realmente accaduti.
La continua alternanza dei due piani temporali (l'infanzia e adolescenza di Rachel a partire dagli anni '20 e l'età adulta negli anni '50) è perfettamente sincronizzata, così come i vari temi affrontati; i periodi storici contestualizzano molto bene ogni dettaglio della storia e l'autrice riesce a catturare il lettore e trascinarlo con sè fino alla fine.
I temi affrontati sono importanti; la realtà degli orfanotrofi nel secolo scorso, le ricerche a cui furono sottoposti tanti bambini inermi solo perchè "figli di nessuno" e che ricordano tanto gli esperimenti di Mengele e dei medici nazisti, l'omosessualità e la difficoltà di viverla, ieri come oggi.
Una storia straordinaria e mai banale, una protagonista e dei personaggi indimenticabili, un libro da leggere e ricordare sempre.



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