mercoledì 13 aprile 2016

" Così dolce così amaro" di Barbara Delinsky


" Dunque, è peggio sognare quel che non si ha o vivere nel timore di perderlo?"

" - La vita non obbedisce ai nostri ordini, Nicole. Le cose non sono andate come volevi, ma devi accettarle..."


Nicole e Charlotte sono amiche dall'infanzia, da quando trascorrevano le loro estati sull'isola di Quinnipeague, ma da circa dieci anni si sono perse di vista e non si frequentano più, conducono vite completamente diverse. La riflessiva Nicole vive a Philadelphia col marito neurochirurgo Julian ed è diventata una foodblogger, mentre Charlotte è una giornalista single, con base a Brooklyn ma che viaggia continuamente per il mondo.
Quando a Nicole, il cui blog sta riscuotendo un inaspettato successo, viene chiesto di scrivere un libro, non esita a chiedere l'aiuto dell'esperta Charlotte, proponendole di passare un'estate sulla loro isola come i vecchi tempi, basando il libro sul cibo tipico di Quinnipeague ed in particolare sulle sue celebri erbe aromatiche.
Sono proprio gli aromi, la natura selvaggia ed incontaminata, le persone semplici e riservate dell'isola a far da padrone alle atmosfere di questo romanzo molto femminile, in cui l'amicizia ha un ruolo preponderante e la scrittura dell'autrice ci fa sentire parte dell'isola e ce la fa amare incondizionatamente.
Dietro a questa nuova estate insieme, si celano diversi misteri legati al passato, motivi per cui la loro amicizia si è bruscamente interrotta e che ci riportano indietro negli anni, trascinandoci anche verso un futuro altrettanto misterioso e incerto, anche a causa dello spettro di una malattia che tocca da vicino la realtà di una di loro.

Non chiedetemi perchè abbia deciso di leggere questo libro; non lo so nemmeno io.
Mi ha attirata la copertina, il titolo, in parte la trama ed ero curiosa di capire perchè fosse diventato un bestseller in America.
Purtroppo non posso parlarne positivamente; inizia male, la prima parte non ingrana, la si legge con fatica, personalmente anche con fastidio perchè troppo incentrata sul cibo (e ricordiamoci che siamo in America...) e sulla sua presentazione, Nicole ne è ossessionata (e ormai è un argomento che definirei saturo), e la storia sembra non voler portare a nulla di fatto.
La parte centrale è la migliore; Charlotte dà una sferzata di vita e svela il mistero più interessante del libro, facendoci appassionare alle sue peripezie e a quello che verrà dopo, e facendoci sperare in un finale degno...ma così non è, perchè sfortunatamente il romanzo crolla di nuovo verso un finale improbabile quanto a dir poco stucchevole.

Pentita di averlo letto? no ma se decidete di leggerlo, non esagerate con le aspettative e godetevi i paesaggi.




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