Un paio di frasi che raccontano il libro. Una breve descrizione, qualche elemento che possa aiutare a cogliere l'essenza del libro ed aiutarvi a decidere se in questo momento è il libro giusto per voi.
lunedì 4 aprile 2016
" Se chiudo gli occhi" di Simona Sparaco
" Come tutti i genitori era stato una risposta quando ero bambina, ed era diventato una domanda appena mi ero fatta donna."
" Ripensavo a lei come a qualcuno che abita la vita aspettando sempre che accada qualcosa, e intanto il tempo passa e la vita è quello che è già successo, quello a cui non abbiamo prestato la dovuta cura."
" Questo romanzo è la mia calma e la tua storia. La storia delle tue partenze e dei tuoi ritorni. Di quando sei passato a prendermi, per poi ripartire di nuovo."
Viola ha una famiglia, un marito e una figlia di quattro anni, un lavoro part-time in un negozio di fotografia, una vita ordinaria e senza sbocchi, una situazione che non le si addice e che la porta a nascondersi dietro ad abiti informi e a gesti meccanici e rassicuranti.
Tutto cambia il giorno in cui il padre, la figura che più ha latitato nella sua vita, segnandola profondamente, ricomparirà all'improvviso e la trascinerà in un breve ma intenso viaggio alla scoperta delle sue origini, tra i monti Sibillini che fanno da sfondo e sono allo stesso tempo il cuore del suo passato,e segneranno forse anche il futuro di entrambi.
Il rancore che Viola continua a provare per questo padre misterioso e sfuggevole si attenuerà man mano che Oliviero, celebre scultore, le rivelerà aspetti della sua infanzia, del suo passato, da lei del tutto ignorati, e la condurrà fino al doloroso ma per lei salvifico presente.
Una storia con risvolti magici (la leggenda delle Sibille, i "poteri" della nonna di Oliviero e della misteriosa Nora), molto introspettiva e piena di spunti di riflessione interessanti, incentrata su legami famigliari spesso delicati ed oscuri, su dinamiche dettate da orgoglio, rancore, cose mai dette, mai spiegate, molto immaginate.
Una storia di famiglia e di rinascita, di rivelazioni, di vere e proprie epifanie sullo sfondo di un paesaggio suggestivo e severo come solo quello della montagna sa essere.
La scrittura è poetica ed estremamente accurata, forse poco spontanea e troppo descrittiva per quelli che sono i miei gusti, e chi ama la mitologia apprezzerà i numerosi rimandi alle antiche leggende, di cui il libro è imperniato.
Tante le frasi da annotare e conservare, e un grande insegnamento sempre valido; guardare la realtà da diversi punti di vista, non fermarsi alle apparenze, scavare a fondo nelle storie e nelle emozioni delle persone, perchè anche le persone a noi più care possono non essere ciò che sembrano.
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