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martedì 17 maggio 2016

" Io e te all'alba" di Sanne Munk Jensen e Glenn Ringtved



" -Un giorno voglio scrivere un romanzo.- mi ha detto e il libro doveva parlare di quanto fosse tutto superficiale. E della vita ridicola che faceva la gente. Senza veri valori e senza mai veramente bruciare dal desiderio di qualcosa. E io ho pensato a mia madre e a tutti gli adulti che conoscevo, e alla scuola, e l'ho capito sul serio, e ho detto che quel libro l'avrei letto molto, molto volentieri."

" Andiamo verso Cose che accadranno
   spezzando Sogni e costeranno care
   Sapendolo da sempre, noi attendiamo.
   Le Parole non son dolci nè amare."

Louise ha diciassette anni e una vita normale come quella di tante sue coetanee, fino al giorno in cui incontra, per caso su un autobus, Liam, poco più grande di lei.
Tra loro scatta subito qualcosa, come se entrambi si riconoscessero, e da quel momento non riusciranno più a staccarsi uno dall'altra, nemmeno nella morte. Sì perchè il libro inizia proprio dal ritrovamento di due giovani cadaveri nel fiume di Aalborg, città danese in cui vivevano; i corpi sono legati da un paio di manette e tutto lascia pensare ad un suicidio volontario.
Da lì parte la loro storia a ritroso, attraverso le parole di Louise, che ripercorre quell'ultimo anno della loro vita, un anno che li ha visti incontrarsi, riconoscersi, amarsi follemente, e lentamente autodistruggersi.

Ho amato molto questo libro, scritto a quattro mani e che ha vinto prestigiosi premi in Danimarca.
Mi ha ricordato le storie di Valentina D'Urbano che adoro; è crudo, forte, profondamente realistico.
Dovrebbe essere uno Young Adult ma è molto di più, è sicuramente più adatto ad un pubblico adulto, non è una storia facile, per niente.
E' sì una storia d'amore, tra l'insicura Louise che si lascia trasportare da un sentimento fortissimo per Liam, che la ama profondamente ma la trascina lentamente nella sua follia, nei suoi progetti sempre più pericolosi.
E' però soprattutto una storia senza mezzi termini, senza nessun tipo di edulcorazione, una storia di consapevole autodistruzione che lascia il lettore interdetto, sempre sul filo del rasoio, con la speranza che davvero alla fine tutto si possa aggiustare, come dice spesso Liam.
Le fredde atmosfere danesi, le storie di solitudine ed incomprensioni dei rispettivi genitori superstiti e dell'unica amica di Louise, Cille, fanno  da contorno a questa storia tanto tragica quanto indimenticabile.




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