"...ultimamente penso anche che non bisogna cercare di essere mamme contente per forza. Bisogna cercare di essere mamme nel modo che meglio ci riesce."
" Si riaccendono le luci per un momento, poi si spengono di nuovo e via con la vita adulta. Da figli a orfani. O semplicemente da figli a non più figli."
" Perdersi quel giorno per mio fratello doveva essere stato davvero significativo. Smarrirsi nel presente per ritrovarsi mille volte nel futuro."
Finalmente sono riuscita a leggere questo romanzo, uscito un paio di anni fa.
Ammetto che il motivo principale per cui ci tenevo a leggerlo fosse il fatto che l'autrice (autrice televisiva e sceneggiatrice) sia anche la sorella del più celebre Lorenzo, artista che seguo e ammiro da molti anni. Mi è capitato spesso di domandarmi che tipo di famiglia (numerosa, questo lo sapevo) fosse stata la sua; conoscendo lui come una persona sempre ottimista, aperta alla vita, creativa, solare, immaginavo una famiglia simile a lui, quasi perfetta e sicuramente serena.
Attraverso le memorie di Anna, la sorella più giovane, mi sono però ricordata che le famiglie perfette non esistono, che anche nelle migliori ci sono dinamiche complesse, ci sono sofferenze e solitudini, distacchi e incontri, lutti e gioie, litigi e personalità che si cercano e si respingono.
"L'amore vero" è un romanzo di memorie famigliari, che risalgono principalmente agli anni Ottanta e Novanta, quando Anna viveva la sua infanzia e adolescenza di unica figlia femmina dopo tre fratelli più grandi, per arrivare fino ai giorni nostri. Parla di una famiglia numerosa, vissuta nel Vaticano, dove papà, anzi babbo Mario (lui stesso diceva di non avere la faccia da papà, ma da babbo!) lavorava, alle dirette dipendenze del Papa. Anna e i fratelli nascono e crescono con vista su Piazza San Pietro, con mamma Viola casalinga non per scelta e donna di grande sensibilità ed esuberanza, e babbo Mario, impegnativo uomo tutto d'un pezzo e cultore dell'arte e della bellezza.
Anna ha un rapporto privilegiato con il fratello maggiore Umberto, ed è legata anche a Lorenzo con cui ha pochi anni di differenza, mentre negli anni perde un pò il rapporto con Bernardo.
Intorno a loro gravitano tante zie, tante amiche di Anna, tante fans di Lorenzo.
Ho amato molto questo romanzo, l'ho letto con grande passione perchè è un libro carico di affetto e nostalgia.
Le memorie di Anna sono sincere, il suo sguardo è obiettivo, i suoi ricordi nitidi, la sua scrittura riesce a non risultare mai pesante, utilizza anzi l'ironia con molta destrezza, mai fuori luogo.
"L'amore vero" è un romanzo commovente ma non triste, in cui ognuno di noi ritrova qualcosa delle proprie dinamiche famigliari, in cui si ama ogni personaggio e, quando lo si finisce, si ha solo voglia di andare a cercare qualche foto di babbo Mario, di dare un volto a lui ma anche ad Umberto e a mamma Viola, perchè li si sente un pò propri parenti.
Anna ci insegna una cosa in particolare secondo me, ed è l'importanza dei ricordi, anche di quelle piccole cose che mentre viviamo ci sembrano quasi futili o scontate, ma che negli anni diventeranno preziose.Com'è prezioso questo libro, che rimarrà nel cuore di chi lo leggerà perchè riguarda un pò le memorie di tutti noi e perchè Anna e la sua umiltà non possono non conquistare chiunque deciderà di lasciarsi trasportare dai suoi ricordi.
Lo trovate qui:
Nessun commento:
Posta un commento