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sabato 26 marzo 2016

" La bambina e il sognatore" di Dacia Maraini


" Quello che mi piace della nuova solitudine è il tempo che ho per leggere, che prima cercavo di guadagnare anche con dei piccoli trucchi infantili."

" Stanno lì appoggiati alle portiere aspettando i figli, incapaci di capirli ma pronti a difenderli e covarli, a dispetto di ogni stupido maestro che pretende di insegnare loro a pensare con la propria testa."

" Ecco, forse bisognerebbe che tutti facessero una visita al mattatoio, per capire la sofferenza degli animali, quando vengono uccisi a sangue freddo, i figli davanti alla madre, i padri davanti ai figli.


Nel recensire un romanzo di Dacia Maraini ammetto di essere un pò di parte perchè sono molto legata a questa grande scrittrice; la mia tesina al liceo riguardava proprio lei e le sue opere, e ho passato molto tempo in compagnia dei suoi splendidi romanzi.
"La bambina e il sognatore" però si distacca un pò dai precedenti romanzi. In realtà il romanzo sembra, soprattutto all'inizio, un pretesto dell'autrice per sfogarsi, per dire la sua su tanti temi, tutti importanti e differenti, di attualità e di cronaca.
Visto che personalmente condivido le sue posizioni e opinioni, ho apprezzato anche queste parentesi un pò ingombranti, ma capisco che per chi si trova d'accordo con la Maraini, possono risultare un pò stucchevoli.
Come dicevo, l'inizio incespica un pò e sembra introdurre una storia poco consistente, ma andando avanti la trama diventa più articolata e coinvolgente.
Il maestro Nani ha perso una figlia a soli otto anni, ed improvvisamente inizia a sognare una bambina che gli ricorda la sua Martina e che scopre in realtà essere Lucia, da poco scomparsa nel nulla nel suo paese.
Dopo il primo iniziale turbamento, decide di seguire gli indizi ma soprattutto le sensazioni che questi sogni gli hanno trasmesso, e si butta a capofitto in indagini che lo porteranno a scoprire realtà sconvolgenti e a rivivere il suo dolore, riaccendendo in lui però anche la speranza, la voglia di andare avanti nonostante tutto.

Sono temi difficili quelli che affronta la Maraini in questo libro; la violenza e i soprusi sui più indifesi, la pedofilia, la prostituzione, ma sempre col suo stile inconfondibile, pacato, mai urlato, mai fuori luogo.
Non è facile descrivere il dolore, ma lei sa farlo bene e senza strafare, e ogni frase di questo libro gronda saggezza e sensibilità, le caratteristiche che la contraddistinguono da sempre e la rendono speciale.

I sogni a volte ci dicono qualcosa di importante, qualcosa che noi spesso non vogliamo ascoltare e comprendere...ma a volte seguire l'istinto è l'unica soluzione possibile.




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