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lunedì 14 marzo 2016

" Storia del nuovo cognome" di Elena Ferrante




 " Non mi venne mai in mente, come invece era accaduto in altre occasioni, che avesse sentito la necessità di umiliarmi per poter sopportare meglio la sua umiliazione."

"...il tempo semplicemente scivolava via senza alcun senso, ed era bello solo vedersi ogni tanto per sentire il suono folle del cervello dell'una echeggiare dentro il suono folle del cervello dell'altra."



Seconda parte della saga de "L'amica geniale", dove ritroviamo Lila e Lenuccia, amiche d'infanzia tra alti e bassi, tra cose dette e cose non dette, tra rancori più o meno celati e competizione mai dichiarata che rende i loro rapporti sempre tesi ed altalenanti.
Lila, la più arguta e promettente, la più temuta e audace delle due, capisce subito di aver commesso un grave errore sposando Stefano, che nonostante i soldi e gli agi che le può offrire resta sempre un uomo del "Rione" da cui entrambe speravano di uscire. Il matrimonio prematuro la rende di fatto ancora più prigioniera dell'odiato Rione, mentre Lenù, che cova sempre una grande ammirazione e invidia per l'amica, si rende conto di avere ancora tutte le porte aperte grazie allo studio che non ha mai abbandonato e nonostante si senta sempre legata e addirittura frenata da Lila.
Mentre la vita di Lila brucia le tappe e sembra trascinarla verso un destino cupo e segnato, quella di Lenù stenta a decollare, restando sempre un pò nell'ombra dell'ingombrante presenza dell'amica.
La parte più interessante e ricca di significati di questo libro è senza dubbio l'estate dei loro sedici anni ad Ischia, un'estate che deciderà tante cose e cambierà molte vite.

Anche in questo romanzo Elena Ferrante riesce a catturare l'attenzione del lettore e a fargli respirare l'aria tesa e degradata del Rione, di una Napoli dei bassifondi degli anni Sessanta, con la sua violenza, crudeltà, ignoranza, con una galleria di personaggi pittoreschi e realistici.
La scrittura è diretta, senza fronzoli, cruda; sa narrare le sottili dinamiche di un'amicizia femminile, come dei complicati rapporti tra coniugi o parenti, entra nel cuore e nella mente dei suoi personaggi in modo sottile e disincantato.
Elena Ferrante la si ama o la si odia, e per quanto mi riguarda non posso che amarla.


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