sabato 6 febbraio 2016

" Lasciando casa" di Anita Brookner


" Te la immagini la casa ideale, un posto dove desideri stare? A volte peso che potrei essere più felice da qualche altra parte. Non felice, attenzione: più felice. Se mi capita di vedere una casa piuttosto normale penso, sì, una cosa del genere. Forse soltanto per un dettaglio, una tenda gonfiata dal ventoa una finestra del piano di sopra...."

" Sapevo, quasi con fede superstiziosa, che non bisogna mai tornare indietro, mai ripercorrere i propri passi nella speranza che tutto torni come prima, perchè non accade mai."


Se vi piacciono i romanzi introspettivi e completamente al femminile, da leggere con molta attenzione,questo è quello che fa per voi.
Anita Brookner scava in profondità nella mente e nel cuore di Emma Roberts, ragazza inglese di fine anni Settanta, non ancora trentenne e neolaureata, la cui vita non ha ancora spiccato il volo, e forse mai lo farà.
Emma abita ancora con la madre, una donna sola e taciturna, concentrata soltanto sulla lettura, senza una vita sociale e senza nessuna voglia di averla, e lei stessa pare seguire le sue orme.
Emma vuole allontanarsi da casa e soprattutto è ossessionata dal desiderio di averne una soltanto sua, senza le incursioni dell'odiato zio Rob.
Allo stesso tempo non riesce a trovare la sua strada, è inquieta, si sente sempre fuori luogo e anche quando sembra aver preso la decisione di vivere a Parigi, dove si è recata per approfondire lo studio della progettazione di giardini, ogni sua convinzione viene continuamente smentita dai suoi stessi dubbi, dalle sue paure, dalla sua mancanza di voglia di fare.
La cosa più semplice sembra vivere alla giornata e farsi trasportare dai pochi eventi che segnano la sua vita.
Anche i nuovi rapporti di amicizia o poco più che Emma prova ad instaurare sono perlopiù inconcludenti e sempre piuttosto tiepidi; l'amica bibiotecaria Francoise, gli uomini che lei definisce compagni ma sono in realtà poco più che amici, il misterioso Michael e il disilluso Philips.
Un romanzo impregnato di solitudine, dubbi, illusioni, tristezza, una scrittura elegante che ci riporta indietro nel tempo, ai classici e alle loro tormentate protagoniste.



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